Il coraggio di amare
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Il coraggio di amare

READING AGE 16+

Marianne Janga Romance

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Studiandosi allo specchio Rebecca annuì soddisfatta, indossò anche i sandali e poi prima di uscire passò dalla cucina a preparasi un sandwich.
Conoscendo Jennifer immaginava che avesse chiamato un catering esclusivo che di solito offrivano assaggi prelibati di pietanze altrettanto ricercate dal nome impronunciabile che la lasciavano sempre affamata. Controllò l\\\\\\\'ora e vedendo che aveva ancora qualche minuto preparò qualche altro sandwich con petto di pollo e insalata per Harry perché non c\\\\\\\'era altro in frigo.
Doveva assolutamente fare la spesa l\\\\\\\'indomani e chiamare l\\\\\\\'idraulico si disse sospirando quando aprendo il rubinetto per prendersi un bicchiere d\\\\\\\'acqua si rammentò che il tubo si era rotto. Lo richiuse subito e controllò che non ci fosse una perdita sotto il lavandino e poi scrisse sull’agenda per ricordarsi di chiamare una dita specializzata al più presto.
Non era una grande cuoca e in cucina passava pochissimo tempo ma comunque abbastanza da rendere urgente quella chiamata. Mangiò un secondo tramezzino e poi mise gli altri in frigo con una nota per Harry e passò in bagno a lavarsi le mani.
Stava controllandosi il trucco quando venne distratta dal campanello, controllò l\\\\\\\'orologio che portava al polso e aggrottò la fronte. Non poteva ancora essere il taxi, che fosse Harry che aveva scordato nuovamente le chiavi?
“Arrivo!”rispose al secondo squillo e dopo un ultimo sguardo allo specchio andò ad aprire la porta.
Non era Harry e nemmeno uno dei vicini, la giovane donna ferma sull\\\\\\\'uscio ricambiò la sua occhiata con un\\\\\\\'espressione che le parve sorpresa.
“Si? Posso aiutarla?”le chiese impaziente Becca che andava piuttosto di fretta, il taxi sarebbe arrivato a momenti e probabilmente Rose la stava già aspettando.
“Lei è Rebecca Harris?”le chiese la ragazza con un tono strascicato e indolente.
“E lei è..?”
“Posso entrare?”le domandò baldanzosa la sua inattesa ospite.
“Veramente stavo uscendo.”rispose Becca con una smorfia.
“E importante.”le assicurò però la ragazza fissandola dritta negli occhi.
“D\\\\\\\'accordo.”annuì dopo qualche attimo di indecisione. “Prego.”la invitò. “Le posso offrire qualcosa?”le domandò sbrigativa.
“Non ci vorrà molto.”rispose la ragazza rigida.
“Va bene si accomodi.”le offrì Becca indicandole una poltrona. “Come posso aiutarla signorina..?”
“Emily.”si presentò la giovane succinta.
“Emily.”ripeté sorpresa dalla reticenza della ragazza che le fece dare uno sguardo più approfondito alla sua persona.
Era piuttosto giovane, di certo non aveva più di venti o ventuno anni e sembrava piuttosto nervosa anche. Nel sedersi aveva incrociato le gambe e nascosto le mani in grembo ma i suoi occhi studiavano avidamente il suo salotto e poi con altrettanta intensità studiarono lei. “Posso chiederti come mi conosci?”le chiese Rebecca spezzando il silenzio teso.
“Harry..”rispose la ragazza trasalendo.
“Capisco.”annuì sorridendo sollevata. “Sei un\\\\\\\'amica di Harry allora?”le domandò cercando di capire la situazione, era tutto piuttosto strano in verità.
“Si.”rispose Emily con fare rigido e ostile.
“Mi dispiace però Harry non c\\\\\\\'è in questo momento, è all\\\\\\\'estero per lavoro ma dovrebbe tornare stasera al più tardi.”
“No.”la interruppe la ragazza e non appena Becca ne incontrò lo sguardo distolse gli occhi repentina.
“No cosa?”le chiese confusa ma Emily rifiutò di intercettare il suo sguardo, si nascose dietro un boccolo biondo sfuggito alla sua treccia e prese a tormentarsi un lembo del trench che indossa, ansiosamente.
“Emily?”le chiese Reecca nuovamente sorpresa dal suo atteggiamento.
“No.”ribadì la ragazza che poi si alzò bruscamente e si voltò a guardarla. “Non verrà.”
“Harry?”le chiese lei confusa alzandosi a sua volta non sapendo come doversi comportare.
“Ha detto che non sei bella.”
“Come?”Ormai del tutto confusa Rebecca la fissò apprensiva chiedendosi cosa intendesse.
“Harry.”le spiegò Emily. “Non tornerà.”aggiunse, il suo volto giovane e grazioso aveva riacquistato un po\\\\\\\' di colore e nei suoi occhi ora c\\\\\\\'era uno sguardo ostile e determinato. “E finita.”la informò brutale poi mentre Becca continuava a fissarla confusa prese dalle tasche del trench un cellulare e glielo porse dopo averlo sbloccato. Aveva aperto la galleria e quello che voleva mostrarle erano delle foto, foto di se stessa insieme a Harry.
Harry il suo fidanzato che era all\\\\\\\'estero per lavoro e sarebbe rientrato quella sera, la sua prima reazione fu di ridere.
Era tutto talmente assurdo, un istante prima si stava preparando per andare alla festa di Jennifer preoccupata per il lavandino rotto e la cena di Harry e un istante dopo era arrivata quella bionda ventenne con un décolleté esagerato a dirle che lui non sarebbe tornato.
Non poteva essere vero, era semplicemente assurdo, ad un secondo sguardo però la voglia di ridere le passò subitanea, non c\\\\\\\'era nulla di divertente.
Tutt\\\\\\\'altro in verità.
Harry il suo fidanzato la stava tradendo...

Unfold

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Epilogo.

“Domani stesso o posso prendermi qualche giorno?”ironizzò Becca mentre scorreva distratta le pagine dell’articolo sul suo matrimonio, che le amiche le avevano mandato.

Nonostante fosse passata quasi una settimana dalla cerimonia, Rebecca non poté non sentirsi emozionata scorgendo nelle foto, la felicità negli occhi della sua famiglia, ……

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