Ritrovò coscienza all'ora di mezzanotte. La sua testa era molto pesante mentre si guardò intorno nella cella buia.
Era troppo buio... quasi spaventoso. Deglutì. Provando a muoversi, ma scoprì di essere legata con quei polsini di metallo. La coscia le doleva terribilmente, ed era evidente che avevano lasciato la ferita senza cure.
Il peso alla testa colpì di nuovo, e seppe che era Volkan che cercava di mandarle un collegamento mentale. Ma lo bloccò... lui l'aveva costretta a fare questo... l'aveva mandata lì per morire. Cosa voleva dire ora?
Ah sì... informazioni... voleva solo usarla per ottenere informazioni.
Ma vai al diavolo!
Udì il rumore di una porta che cigolò, ma non riuscì a vedere nulla.
Poi un colpo alle catene la fece cadere in avanti.
"Muoviti, stronza. Ti stanno aspettando."
Cercò ……
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