Capitolo X
Passarono circa due settimane. La vita a Mar'ìno seguiva il suo corso: Arkàdij oziava e Bazàrov lavorava. Tutti in casa si erano abituati alle sue maniere noncuranti, al suo modo di parlare laconico e frammentario. Fenečka in particolare aveva acquistato familiarità con lui, al punto che una notte lo aveva fatto svegliare perché Mìtja aveva le convulsioni; lui era andato e, secondo la sua abitudine, un po' scherzando un po' sbadigliando, era rimasto da lei due ore e aveva curato il bambino.
Pàvel Petròvič odiava Bazàrov con tutta l'anima: lo considerava superbo, sfrontato, cinico e plebeo; sospettava che non gli portasse rispetto e che addirittura lo disprezzasse, lui, Pàvel Kirsànov!
Nikolàj Petròvič aveva un po' paura del giovane ″nichilista″ e dubitava che la sua influen……
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